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Napoli in piazza per l'antimafia

Il 21 marzo si ricordano tutte le vittime innocenti della mafia


Il 21 marzo si celebra la XXXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle "mafie”, istituita ed approvata con, con voto unanime alla Camera dei Deputati, Il 1° marzo 2017. L'iniziativa scaturisce dal dolore di una mamma che durante i funerali delle vittime della strage di Capaci non sente pronunciare il nome del figlio morto anche lui nell’attentato al Giudice Falcone, il magistrato che ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia. L’iniziativa rivendica il diritto delle vittime a restare nella memoria di tutti, non solo di quelli che le hanno conosciute, per farle vivere ancora e non farle morire mai. Per questo, ogni anno, in una città diversa, si svolge una manifestazione durante la quale vengono letti i nomi e i cognomi delle vittime innocenti delle mafie. Leggere i nomi delle vittime non significa solo ricordarli per farli vivere per sempre nella memoria di tutti, ma significa anche riconoscere il loro coraggio, far proprie le idee e le lotte che hanno condotto senza cedere ai ricatti e alle minacce. In questa occasione si ricordano non solo le vittime che hanno combattuto in prima linea contro la mafia senza mai venir meno ai propri doveri professionali e civili, ma anche le persone che, loro malgrado, sono state vittime di esplosioni o di sparatorie solo per mero errore perché si trovavano per caso in quel momento nella traiettoria di altri obiettivi. Leggere questi nomi significa anche far capire che la loro morte non è stata inutile perché le loro storie vengono prese ad esempio e a testimonianza che uniti si può costruire un futuro libero dalle mafie.


Questo anno la città scelta per la manifestazione nazionale sarà Napoli con un lungo corteo che partirà alle 9,15 da Piazza Mancini e vedrà la partecipazione di una folta delegazione di familiari delle vittime (circa 400), delle istituzioni e di numerose associazioni e confluirà a Piazza Plebiscito dove verranno letti i nomi delle vittime.

Una scelta quella di Napoli” - scrive nel documento preparatorio Libera, l’associazione che ha promosso insieme a Avviso Pubblico l’iniziativa - "perché è una delle città che ha maggiormente pagato un tributo di sangue innocente negli ultimi anni”. In questa occasione avrà uno spazio di approfondimento la vicenda che ha occupato in questi giorni le pagine di cronache locali e nazionali, ossia le minacce di morte a don Maurizio Patriciello, parroco a Caivano, con una bomba carta fatta esplodere davanti alla sua chiesa.

Napoli sarà la piazza principale, ma manifestazioni si svolgeranno in tutte le città per dare un messaggio concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.

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