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Lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia, la fine del mondo non è così lontana


Il ghiacciaio di Helheim situato in Groenlandia si sta sciogliendo. La calotta glaciale groenlandese si è sciolta costantemente negli ultimi due decenni e negli ultimi 5 giorni ha perso ben 55 tonnellate d’acqua. Nicolaj Krong Larsen, professore di geologia quaternaria al GLOBE Institute che ha partecipato a più di 25 spedizioni in Groenlandia, Islanda e Svalbard, mostra un video in timelapse in cui si nota lo sbalorditivo cambiamento di uno dei ghiacciai più importanti del continente, un evento di scioglimento come questo non si registrava da 7 anni. Questo mutamento potrebbe innalzare il livello globale del mare di 1,3 metri.

Michelle King, un’importante scienziata, spiega: Quello che abbiamo scoperto è che il ghiaccio che si sta scaricando nell’oceano sta superando di gran lunga la neve che si sta accumulando sulla superficie della calotta glaciale“. Se tutta la calotta glaciale della Groenlandia si dovesse fondere, il livello del mare si alzerebbe di 7 metri entro l’anno 3000, ma se ciò accadesse, il mare inghiottirebbe le città costiere di tutto il mondo.

Qual è la causa degli scioglimenti dei ghiacciai? Ovviamente il riscaldamento globale, “un graduale innalzamento della temperatura nell’atmosfera legato all’aumento della concentrazione di anidride carbonica e altri gas serra nell’aria”. La principale causa di questo fenomeno è la concentrazione di anidride carbonica nell’aria, causata dalla liberazione di CO2 fossile, difatti dalla prima rivoluzione industriale estraiamo e bruciamo moltissime quantità di carbone, petrolio e gas. Una delle numerose conseguenze di questo fenomeno è lo scioglimento dei ghiacciai che, per quanto se ne parli poco, ha già avuto conseguenze molto gravi sull’agricoltura e sulle risorse idriche. Una disastrosa conseguenza dello scioglimento dei ghiacciai, anche questa da non sottovalutare, è l’aumento del livello del mare: se per esempio tutto il ghiaccio presente sul globo terrestre dovesse sciogliersi, il livello del mare di alzerebbe di oltre 60 metri, scomparirebbero interi stati, nazioni e città, come se quello che ci fosse stato prima non fosse mai esistito. Altre conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai possono essere: la riduzione della biodiversità (moltissime specie marine potrebbero estinguersi), l'alterazione della catena alimentare, stravolgimenti climatici e modifiche all’ambiente terrestre. Senza interventi seri si prevedono nei prossimi anni ondate di calore estivo di intensità crescente e fenomeni in cui si registreranno temperature e umidità estreme, inoltre entro la fine del secolo la temperatura del pianeta dovrebbe aumentare di 3-5 gradi.

Lo scioglimento dei ghiacciai può essere rallentato se ciascuno di noi opera scelte quotidiane volte a contrastare la crisi ambientale, ottimizzare i consumi energetici per evitare sprechi, scegliere fonti rinnovabili, optare per la mobilità sostenibile, puntare su un’alimentazione consapevole e basata su pietanze locali o di stagione.

Limitiamo il surriscaldamento globale, la nostra casa sta morendo e noi riusciamo solo a peggiorare le cose. Ricordiamo una frase della giovane attivista Greta Thunberg, frase che, seppur breve, racchiude un importante significato: “Dobbiamo cambiare adesso, perché domani potrebbe già essere troppo tardi”.

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