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La storia di Cassandra, profetessa inascoltata

di Chiara Sparacino e Benedetta Vitolo


Soprannominata la profetessa inascoltata, Cassandra (in greco Κασσάνδρα) è una delle tante figlie di Priamo e di sua moglie Ecuba. Ha due doni, uno è la bellezza e l’altro è la facoltà della preveggenza. Ci sono diverse versioni sull’origine di questo dono, quella che adesso riporteremo è la più conosciuta.

Ad una festa al tempio di Apollo, i due gemelli Eleno e Cassandra, stanchi di giocare, si addormentano e i loro genitori, con la mente offuscata dal vino, tornano a casa senza di loro. Il mattino seguente ritornano al tempio e trovano i gemelli in compagnia di due serpenti che li stanno purificando. Alle urla terrorizzate dei genitori, i rettili scappano. I due bambini ottengono il dono della profezia: Eleno è capace di interpretare il futuro attraverso il volo degli uccelli e Cassandra annuncia disgrazie.

La ragazza, ancora bambina, prevede la distruzione della città per mano di suo fratello Paride. I genitori non credono alle sue parole che, però, vengono confermate da Esaco, interprete dei sogni. Il bambino viene, quindi, allontanato da Troia e lasciato sul monte Ida. Paride ritorna nella sua città per partecipare ai giochi e sua sorella, riconoscendolo, chiede al padre di ucciderlo. Ottiene l’opposto, scatena l’ira della famiglia e Paride riacquista di nuovo il suo titolo di principe. Dopo la partenza di suo fratello verso Sparta, prevede il rapimento di Elena e i disastrosi eventi della guerra.

Quando i Troiani ricevono il cavallo di legno, Cassandra cerca di convincerli a non accettarlo, in quanto al suo interno vi sono numerosi soldati achei. L’unico ad ascoltarla è Laocoonte che, per questo motivo, viene punito e ucciso dalla dea Atena, che favorisce i Greci. Quando la città viene distrutta, è presa da Agamennone come ostaggio. La ragazza profetizza anche la rovina del re, che, però, non vuole crederle. La bella Cassandra è coinvolta nella congiura organizzata da Clitemnestra e in questa occasione perde la vita.

Cassandra, seppur inascoltata, è un personaggio molto rilevante all’interno dell’Iliade. Tuttora il suo nome è ricordato e utilizzato per definire coloro che, quando annunciano eventi sfavorevoli, non vengono creduti.





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