La stella del calcio più luminosa, El Pibe de Oro
Molto spesso si parla del famoso giocatore Maradona senza conoscere la sua storia, quindi iniziamo dal principio. Nel 1960 a Lanùs in Argentina nasce Diego Armando Maradona. Fin da piccolo inizia a giocare a pallone nelle strade abbandonate della sua città e, pur giocando in spazi limitati e tra le macchine, riesce a diventare il migliore di tutti. Gli viene attribuito il soprannome di "El pibe de oro" ovvero "il ragazzo d'oro". Dopo qualche anno decide di passare al calcio professionistico all' Argentinos Juniors e poi al Boca Juniors. A soli 16 anni aveva già giocato nella nazionale argentina. Nonostante ciò, essendo troppo giovane, non può partecipare ai mondiali del 1978. Partecipa ai mondiali di Spagna nel 1982 dando un contributo importante alla sua squadra. La sua fama lo precede, infatti viene considerato il migliore giocatore del mondo e molte persone lo ritengono anche più forte di Pelé.
Dopo i mondiali lascia la sua vecchia squadra e si unisce al Barcellona, ma, non essendo al pieno delle sue forze per via di un infortunio alla caviglia sinistra, il più grande della sua vita, è costretto a partecipare solo a 36 partite. Nel 1984 passa al Napoli e considera questa città la sua seconda casa dopo l' Argentina. La squadra, grazie a lui, riesce a vincere ben 2 scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana. L'apice della sua fama lo raggiunge nel 1986 con i mondiali di Messico. Grazie a lui la squadra conquista la Coppa del Mondo. Solo dopo pochi minuti realizza il gol del secolo contro l'Inghilterra. Una mossa calcistica che gli viene attribuita è la famosissima "mano di Dio" grazie ad una rete che egli segnò di mano, irregolarmente, durante i quarti di finale del Mondiale 1986.
Nel mondiale del 1990 svoltosi in Italia, dopo che l'Argentina arriva in finale ma perde contro la Germania, scoppia in lacrime e inizia a mostrate i primi segni di instabilità e di fragilità. Nel 1991 dopo un controllo antidoping al quale risulta positivo è costretto a smettere di giocare per 15 mesi. Nasce uno scandalo e Maradona incomincia ad usare la cocaina, il demone bianco, di cui si parla in vari articoli di cronaca riguardanti questo grande mito. Per via della sua dipendenza il suo fisico si indebolisce molto, ma, nonostante ciò, nel 1994 viene convocato per i Mondiali in USA. Il pubblico ha molta fiducia nel calciatore e spera che Diego sia uscito dal suo periodo oscuro, ma nuovamente viene fermato per uso di efedrina. L'Argentina sotto choc viene squalificata.
Tra il 1994 al 1996 allena varie squadre e nel 1997 al suo trentasettesimo compleanno annuncia di volersi ritirare. Nel 2008 diventa nuovo commissario tecnico della nazionale di calcio argentina e così la squadra diventa una delle protagoniste del mondiale sudafricano.
A ottobre, dopo qualche giorno dal suo sessantesimo compleanno, viene portato d'urgenza in ospedale e viene sottoposto ad un intervento al cervello per la rimozione di un ematoma, ma pochi giorni dopo, il 25 novembre 2020, durante il periodo di convalescenza muore per via di un grave arresto cardiaco nella sua casa a Tigre, in provincia di Buenos Aires. Dopo la sua morte si è deciso di dedicare a lui lo Stadio San Paolo di Napoli.
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