La regina eroina
di Andrea Brancaccio, Paola Ceruso e Zoe Voci
Si presenti
Per chi non mi conoscesse, sono Elissa, ma tutti mi chiamano Didone. Sono la regina fondatrice di Cartagine ma il mio paese di origine è Tiro dove sono nata nel 837 a.C..
Qual è stato il motivo della sua fuga?
Mi sono dovuta rifugiare a Cartagine per sfuggire alle grinfie di mio fratello.
Come mai?
Mio fratello, Pigmalione, voleva a tutti i costi le ricchezze di mio marito Sicheo e per questo lo uccise. Preoccupata che la prossima vittima potessi essere io, decisi di scappare portando con me tutte le ricchezze e alcuni uomini fidati.
Una volta arrivata, come ha fondato il suo regno?
Prima di me, in quel territorio si trovava il re Iarba con cui ho dovuto contrattare per ottenere un pezzo di terreno. Mi disse che mi avrebbe ceduto tanta terra quanta ne poteva contenere una pelle di bue. Così con ingegno tagliai la pelle del bue in sottili strisce che unite formavano una linea abbastanza lunga da circondare il pezzo di terra su cui si sarebbe eretta Birsa.
Ci sono state difficoltà dopo la fondazione di Birsa?
Per un lungo tempo il mio regno è stato stabile e prospero ed io ho evitato il matrimonio con il re Iarba ricordando la promessa fatta per onorare il mio defunto marito Sicheo.
Cos’è successivamente accaduto?
Arrivò il principe troiano Enea, l'inizio della fine. Tradita da lui mi tolsi la vita invocando il nome del mio amato Sicheo.
Cosa ne è stato del suo popolo?
Dopo la mia morte nel 759 a.C. i miei sudditi mi venerarono come una dea col nome di Tanit. Cartagine divenne poi una repubblica.
Consideriamo il personaggio di Didone come una grande eroina del passato data la sua travagliata e sofferente vita che ha affrontato sempre con grande forza. E' una donna che fu costretta a fuggire dalla sua quotidianità e da sola, senza il sostegno di nessun uomo, fondò un regno iniziando una nuova vita. Fu dedita al suo popolo e si preoccupò sempre dei suoi sudditi. Crediamo, dunque, che nonostante Didone sia frutto di antichi racconti, possa essere considerata un’icona femminile di forza e determinazione a cui tutte noi dovremmo aspirare.
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