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La discordia a causa di una donna

di Nicola Bottiglieri e Fiorella Buccella


Oggi, 8 marzo 2021, ricordiamo la festa della donna. Questo giorno è un'occasione per riflettere sulla parità di genere di cui si è stati privati per molti anni e per cui le donne hanno combattuto aspramente. Stamani intervisteremo una donna molto importante per la storia greca: la dea Eris (Ἔρις).


Buongiorno, innanzitutto auguri per la festa della donna. Quale divinità è lei?

Salve a voi, io sono Eris, la dea della discordia.


È mai stata vittima di violenza o di qualche episodio in cui le donne sono state sottomesse?

Fortunatamente no, visto che sono una divinità.


In compenso, ha subito qualche avvenimento spiacevole?

Purtroppo sì. Era stato celebrato il matrimonio di Teti e Peleo, i genitori di Achille, ed era stato organizzato un banchetto con tutti gli dei. Io, però, non ero stata invitata, dunque il mio intento era vendicarmi.


In che modo ci è riuscita?

Ho lanciato in mezzo agli invitati il pomo della discordia sul quale era incisa la frase "Alla dea più bella". Dopo di ciò si è scatenato un litigio tra Atena, Era e Afrodite che si contendevano la vittoria di quel "concorso di bellezza". Allora Zeus diede il compito ad un mortale, Paride, figlio di Priamo, di decretare le sorti della gara.


Come hanno fatto le dee per ottenere la vittoria?

Per manipolare Paride gli hanno promesso dei doni: Atena gli avrebbe concesso la sapienza, Era delle terre e la ricchezza e Afrodite l'amore della donna più bella del mondo: Elena, moglie di Menelao.


E chi è stata la fortunata?

Alla fine Paride si è affidato alla dea Afrodite, dunque successivamente ottenne il suo premio.


Visto che Elena era achea e Paride troiano, come ha fatto quest'ultimo a portarsela a Troia?

Paride era stato invitato alla reggia di Menelao e, quando stava per andarsene, rapì Elena e la portò nella sua patria.


Come ha reagito Menelao?

Il re andò su tutte le furie e radunò i suoi uomini con l'obiettivo di riprendersi la sua sposa che, in realtà, non era dispiaciuta di essere stata portata a Troia.


Sembrerebbe una storia avvincente, però la rimanderemo ad una successiva intervista se lei ce lo permetterà in futuro.

La ringraziamo e ancora auguri per la festa della donna.


Noi consideriamo Eris una dea di pari importanza con le altre divinità e, dunque, con pari diritti. Il fatto di non essere stata invitata al matrimonio è stato un atto oltraggioso poiché era prevista un futura vendetta da parte di essa. Speriamo che questo avvenimento porti ad una maggiore considerazione di questa dea.

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