La bravura di una ginnasta non dipende dalla bellezza dei body
La ginnasta Sarah Voss dice: “Basta coi body corti, lo sport non deve dare messaggi sessuali”
La ginnasta tedesca 21enne Sarah Voss agli Europei di Basilea ha stupito con la sua mise, una tuta intera con maniche lunghe con delle striature rosa. Sarah ha dichiarato che le tute corte possono essere considerate provocanti e mettere tante ginnaste a disagio. Questa sua dichiarazione è stata appoggiata anche dalla federazione tedesca che ha stabilito che: “Nessuno deve sentirsi a disagio con gli abiti che indossa e deve poterlo scegliere in libertà”.
Per la prima volta, infatti, un’atleta non ha eseguito gli esercizi con il classico body fino all’inguine ma con una tuta che arrivava alle caviglie e copriva le gambe. Infatti la Voss ha dichiarato: “Le tute corte sono simili a costumi da bagno e possono essere considerate provocanti all’esterno e far provare vergogna a chi le indossa, anche per via dei movimenti che dobbiamo fare”.
L’idolo Simone Biles icona in pedana e fuori, campionessa assoluta della ginnastica artistica è tra coloro che hanno avuto il coraggio di denunciare gli abusi di Larry Nassar, ex medico della nazionale statunitense condannato al carcere a vita.
La federazione di ginnastica dice che “La ginnastica include esercizi in cui le atlete allargano le gambe o si mettono a cavalcioni e questo, soprattutto con i body a taglio corto, mette a disagio le ragazze e le donne. Invece dovrebbero sentirsi bene con ciò che indossano in ogni momento”.
Dopo il suo esercizio la Voss ha dichiarato di sentirsi orgogliosa di avere indossato una tuta più lunga. Venerdì 23 aprile, nel corso delle finali, altre due colleghe della nazionale tedesca indosseranno la stessa tuta lunga fino ai piedi: Elisabeth Seitz e Kim Bui.
Ognuno dovrebbe decidere con quale abbigliamento gareggiare in base a ciò che fa stare bene ogni atleta.
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