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  • chiaraalfano

L'albero degli spaghetti


L'uno aprile 1957 un programma televisivo della famosa BBC "Panorama" diffuse una notizia che divenne subito - come diremmo oggi - "virale": l'insetto degli spaghetti, il punteruolo, era stato debellato grazie al clima mite di quell'inverno. Per questo motivo, la Svizzera, per esattezza la zona del Canton Ticino, aveva prodotto spaghetti rigogliosi e di prima qualità. Ad avvalorare la notizia contribuì il falso documentario di tre minuti "L'albero degli spaghetti", detto anche "La raccolta degli spaghetti svizzeri", che mostrava una famiglia svizzera intenta a raccogliere tanti spaghetti. Il meraviglioso frutto dello spaghetto poteva ora germinare in tutto il mondo. I telespettatori del Regno Unito, incuriositi, cominciarono a chiedere consigli sulla produzione degli spaghetti attendendo con ansia risposte, che arrivarono presto: "Mettete un pugno di spaghetti in un barattolo di salsa di pomodoro e sperate per il meglio". Certo, un connubio perfetto: spaghetti e pomodoro!

Oggi tutti conoscono questa pasta, famosa nel mondo intero, e sembra strano che fuori dall'Italia negli anni '50 le persone pensassero che gli spaghetti fossero un frutto e che esistessero gli alberi di spaghetti. L'U.E. era appena nata, i giovani non viaggiavano come oggi, non si era cittadini del mondo, non ci si scambiavano idee, ricette, opinioni come nel mondo odierno e non vi erano i "social". Gli italiani erano, però, già noti per la loro unica ed inimitabile cucina e per gli spaghetti, tanto che, secondo un luogo comune, erano famosi in America come "mangia maccheroni"; anche nei film di quegli anni apparivano piatti italiani, pasta, pizza, immagini di un'Italia festosa, dopo un'epoca di fame e guerra. Forse, anche questi scherzi e queste belle immagini facevano bene al cuore ed agli occhi, dopo anni e momenti difficili, come questi attuali.

Certo, oggi solo gli ingenui dimenticherebbero che il primo aprile è il giorno dedicato agli scherzi da epoche antiche. Infatti, sui social circolano immagini di pesci simpatici nell'atto di dire "Buon pesce d'aprile!" o notizie strane per ridere, tutti siamo desiderosi di leggerezza in questo aprile 2021, in cui siamo travagliati dal COVID ed isolati, ma con la voglia di riprendere a pieno la nostra vita scambiandoci battute scherzose in tutto il mondo ormai globalizzato e omologato. Rispetto al 1957, oggi parliamo quasi tutti l'inglese, vediamo le stesse serie televisive, amiamo gli stessi attori, conosciamo meglio l'Europa. Speriamo solo che la Brexit non ci renda di nuovo estranei ai nostri fratelli britannici. Se ciò dovesse accadere, meriterebbero di sicuro un altro "indimenticabile pesce d'aprile!"

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