L' 8 Marzo di Atena
di Andrea Poto e Andrea Savarese
Oggi, 8 marzo, parleremo di un’importantissima figura femminile per la letteratura greca, protagonista di innumerevoli vicende: la dea Atena (Ἀθηνᾶ). Atena era la figlia prediletta di Zeus e di Meti. La sua nascita è stata particolare: la dea Atena, frutto dell’amore tra Zeus, re degli dei, e Meti, dea nota per la sua saggezza, è nata già adulta e armata, spuntando dal cervello del padre divino. Quest’episodio è molto particolare perché, secondo la profezia, chiunque avesse avuto un figlio con Meti, avrebbe generato un discendente più intelligente del padre. Zeus, affinché non si verificasse nulla di tutto ciò, ha cercato di indurre l’amante Meti a trasformarsi in una goccia d’acqua o in una mosca, ma era troppo tardi: la dea aveva già cominciato a cacciare l’elmo, così, Zeus, indebolito e sofferente, viene salvato da Efesto che gli apre il cranio e dal cervello nasce la grande Atena, con indumenti di guerriera e inscenando una danza guerresca.
Atena, con il tempo, tra gli dei è diventata e si è fatta conoscere come la dea della sapienza, delle arti e della guerra. In molteplici vicende ha svolto una funzione da protagonista, rivelandosi di vitale importanza e dando un fondamentale contributo al popolo acheo. Durante la guerra di Troia, come sappiamo, gli dei si sono divisi, schierandosi alcuni dalla parte dei Greci e altri dalla parte dei Troiani. Atena ha preso le parti del popolo capeggiato dai figli di Atreo e più volte ha raddrizzato situazioni che avrebbero potuto prendere una brutta piega. Ad esempio durante lo sfogo d’ira di Achille contro il re Agamennone, è proprio la saggia dea a trattenere per i capelli il furioso figlio di Peleo, che, impulsivamente e in preda a una grande rabbia, stava per uccidere il re degli Achei. Non è finita qui, infatti, Atena combatte costantemente al fianco degli eroi in battaglia, incitando e guidando Diomede, Achille e gli altri eroi greci. Con la sua astuzia e esperienza è riuscita a ingannare anche Ettore, prendendo le sembianze del fratello Deifobo, inducendolo a scontrarsi in duello con Achille.
Così come per la guerra contro Ilio anche per il viaggio di ritorno in patria di Odisseo in patria Atena si dimostra essenziale. Ulisse, infatti, con la sua intelligenza fuori dal comune e con la sua scaltrezza, si era meritato la protezione e la benevolenza di Atena. Più volte durante il suo viaggio tormentato da disavventure, la dea salva l’eroe greco: ad esempio è proprio lei a farlo liberare da Calipso ed è lei ad avvertirlo degli eventuali pericoli. Molto importante è il suo ruolo al ritorno in patria di Odisseo, infatti, lo trasforma in un mendicante, rendendolo irriconoscibile e permettendo così l'uccisione dei Proci. Una volta ripreso il controllo del potere, Ulisse viene attaccato dai parenti dei Proci e a calmare le acque è nuovamente la divina figlia di Zeus.
Atena era anche dea dell’arte e, proprio grazie alla sua grande abilità nel realizzare oggetti di qualsiasi tipo, gli Argonauti riescono ad ottenere un’imponente imbarcazione in modo da recuperare il vello d’oro che avevano perduto.
Questi sono solo alcuni dei tanti episodi in cui Atena ha dimostrato la sua importanza. La dea ha rivestito un ruolo talmente notevole e significativo che la capitale della Grecia, ad oggi, prendendo spunto dal suo nome, si chiama Atene. Consideriamo la dea Atena una figura molto intelligente e molto astuta, troviamo ammaliante ma allo stesso tempo crudele la sua capacità di raggirare gli altri con tranelli di un’efficacia immane. I suoi contributi per il popolo greco li troviamo estremamente affascinanti non solo in campo militare, ma anche in campo artistico e della sapienza. E’ stata una dea letteralmente fuori dal comune e, come lei, nessuna sul monte dell’Olimpo ha dimostrato di avere doti come le sue. Non a caso, infatti, era la figlia prediletta di Zeus.
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