L'11 febbraio è la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza

Uguaglianza e inclusione: ecco perché oggi si festeggia

Circa sette anni fa, l'11 febbraio fu istituita dagli Stati Uniti la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza per superare il divario tra uomini e donne Nonostante rispetto al 2015 il numero di ricercatrici donne sia aumentato, è necessario continuare a lottare per la parità di genere. Sono nate varie iniziative come "Y 4 X" dove uomini e ragazzi scendono in campo contro gli stereotipi sui quali si basa la società odierna. Molto significative sono la One Billion Voices for Research & Development, un incontro online per sensibilizzare le persone riguardo la parità di genere, e la Writing Science in Braille contro la discriminazione delle ricercatrici ipovedenti. Oggi poi sono anche stati comunicati i nomi delle due vincitrici, Gaia Giannone e Stefania Morganti, per la borsa di studio per la ricerca dedicata all'oncologo Gianni Bonadonna.

Molto importanti da ricordare sono tre ricercatrici italiane: Francesca Coscia, biochimica al Medical Research Council Laboratory of Molecular Biology di Cambridge, che ha portato a termine da poco un progetto sulla tiroide ricevendo un finanziamento di 1.5 milioni di euro dell' ERC (European Research Council), Maria Elena Bottazzi, microbiologa candidata al premio Nobel per la pace (grazie a lei e al suo team è stato creato il vaccino anti Covid Corbevax, un vaccino senza brevetto quindi facile da riprodurre in tutto il mondo ad un prezzo inferiore rispetto agli altri), Maria Rosaria Capobianchi, direttrice del Laboratorio di Virologia IRCCS lazzaro Spallanzani che nel 2020, insieme al suo team di sole donne, riuscì a isolare il virus del Covid-19 dopo poco più di 48 ore rispetto alla positività dei primi due pazienti in Italia.

Ringraziamo, quindi, tutte le ricercatrici sperando di arrivare un giorno alla parità di genere in tutti gli ambiti.