Kobe Bryant: ieri avrebbe compiuto 43 anni...
Kobe Bryant era uno dei più grandi giocatori della storia del basket, deceduto purtroppo il 26 Gennaio 2020
Ieri, 23 Agosto 2021, Kobe avrebbe compiuto 43 anni, però questo giorno non sarà colmo di gioia e di felicità come tutti ci aspettavamo poiché la grande star del basket, nonché padre esemplare di quattro figlie, è scomparso in seguito ad un incidente in elicottero avvenuto il 26 Gennaio 2020. Purtroppo a lasciare questo vuoto incolmabile non è solo la sua morte ma anche quella della figlia Gianna, 13 anni, nata l' 1 maggio del 2006. Nello schianto dell'elicottero hanno perso la vita altre sette persone, tra cui anche una compagna di squadra di Gianna.
Kobe era il «Black Mamba», guardia tiratrice e leggenda dei Los Angeles Lakers e dell’ NBA in genere. Nel 2016 si era ritirato e, oltre ad ottenere numerosi titoli sportivi, tra i quali due ori alle olimpiadi, Kobe aveva ottenuto anche un Oscar per Dear Basketball, cortometraggio d’animazione ispirato alla sua lettera di addio al basket.
Anche Gianna, figlia di Kobe, giocava a basket, era una sua grande passione e stava iniziando a seguire molto volentieri le orme del padre, che l'avrebbero portata a diventare l’erede “in gonnella” del mitico Kobe. Tutti pensavano che per proseguire la "dinastia" a Kobe servisse un figlio maschio, ma, quando Gianna sentiva queste parole, rispondeva prontamente con un "non preoccupatevi, ci penserò io".
Non c'era una partita alla quale i due non andassero insieme, sia dell' NBA sia del WNBA (NBA femminile), e ogni minuto passato con una palla in mano rafforzava ancora di più il loro fantastico legame.
La morte di Kobe è stata una grande perdita non solo per il mondo del basket e per gli USA, ma anche per l'Italia, molto legata a lui grazie a suo padre Joe Bryant.
Kobe, a parer mio, era un grande giocatore, un fantastico marito ma soprattutto un eccezionale padre, era sempre presente per le figlie e per la moglie, legatissimo soprattutto alla figlia Gianna con la quale condivideva la passione per il basket.
Dopo essersi ritirato dal mondo del basket Kobe ha deciso di aiutare la figlia e le sue compagne ad inseguire il loro sogno, diventando così l'allenatore del "Mamba Team", la squadra di Gianna. Così non solo sarebbe stato ancora più presente per sua figlia, ma avrebbe addirittura portato la squadra a livelli elevatissimi.
Kobe Bryant non era solo un allenatore ma era anche un grande insegnante, facendo capire alle ragazze i veri valori e insegnando loro l'importanza della partecipazione e non della vittoria.
"Non importa quanto segni.
Quello che importa è uscire dal campo felice"
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