Il rinnovato discorso di Mattarella
Rieletto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
È tornato ad adempiere al suo incarico, per senso di responsabilità verso noi cittadini, per non lasciarci soli in questa triste pagina della storia che non aveva bisogno di ulteriori crisi politiche e sociali.
Il discorso del nostro presidente ha ruotato attorno al concetto di dignità nel nostro paese. Prima di tutto ha parlato dell'impegno verso la riduzioni di morti sul lavoro, citando i nomi di alcuni degli italiani coinvolti in queste tragedie. Successivamente ha continuato il suo discorso schierandosi dalla parte delle minoranze: "Dignità è opporsi al razzismo e all’antisemitismo, aggressioni intollerabili, non soltanto alle minoranze fatte oggetto di violenza, fisica o verbale, ma alla coscienza di ciascuno di noi. Dignità è impedire la violenza sulle donne, profonda, inaccettabile piaga che deve essere contrastata con vigore e sanata con la forza della cultura, dell’educazione, dell’esempio...". Queste le parole di Mattarella che hanno generato applausi nell'intera aula. Il suo discorso tocca anche diritto allo studio, rispetto per gli anziani, lavoro e maternità, contrasto della povertà, soffermandosi soprattutto sull'argomento mafia e ringraziando le forze dell'ordine per il loro impegno nel contrastare il fenomeno della criminalità organizzata. Cita anche l'argomento della guerra, affermando di non tollerare neanche la possibilità di una guerra, invita infatti presidenti di tutto il mondo a dialogare civilmente e a trovare accordi per evitare disgrazie che la storia ci ha insegnato ad evitare.
Ha poi parlato di Papa Francesco e di come i suoi discorsi siano costruttivi e portatori di pace, ringraziandolo a nome di tutta italia. I suoi ultimi ringraziamenti sono andati poi al governo Draghi per l'impegno e la perseveranza nonostante il duro periodo.
Ma il ringraziamento più grande è il pooplo a rivolgerlo a Mattarella, che in questi anni ha sempre adempito al suo compito al meglio e che sta continuando a farlo ancora tutt'ora.
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