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  • Immagine del redattoreSOPHIE D'ALESSIO

Il ricordo della Concordia

Oggi si ricorda il naufragio della Costa Concordia, una nave da crociera con a bordo oltre 4.000 persone tra passeggeri ed equipaggio, affondata nel 13 Gennaio 2009 nei pressi dell'Isola del Giglio in Italia alle ore 21:45.

La nave era salpata dal porto di Civitavecchia verso Savona per l'ultima tappa della crociera, ma durante la navigazione colpì uno scoglio che causò una falla lunga circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo. L'impatto provocò un'improvvisa interruzione della navigazione, un forte sbandamento e il conseguente incagliamento sui fondali bassi.

Secondo i calcoli della Guardia Costiera, la collisione rallentò notevolmente la velocità della Costa Concordia, riducendo la sua velocità di crociera da 15,8 nodi a circa 6 nodi. L'acqua nella falla immediatamente causò il malfunzionamento del motore principale e del generatore diesel, provocando un black out.

Purtroppo ci furono anche 32 vittime tra le quali una bambina di soli 6 anni Dayana Arlotti.

L'allarme del comandante suonò dopo una decina di minuti. Tuttavia, dai tabulati telefonici si può vedere che Schettino aveva abbandonato la nave prima che tutti i passeggeri fossero salvati. Pertanto, nel maggio 2017, la Suprema Corte d'Appello ha definitivamente confermato la condanna a 16 anni di reclusione per il capitano Francesco Schettino con l'accusa di omicidio colposo, naufragio colposo e abbandono nave.

Il recupero del relitto e la pulizia dei fondali di Punta Gabbianara si sono conclusi ufficialmente a maggio 2018. Negli anni migliaia di operatori professionisti hanno lavorato per il recupero.

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