Il purgatorio

Seconda tappa del viaggio di Dante nella famosa opera "La Divina Commedia"

Il Purgatorio è diviso in Antipurgatorio, Purgatorio e Paradiso terrestre ed è suddiviso in sette cornici dove si trovano i sette peccati capitali: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria. Queste le pene che subiscono i peccatori per redimersi: i superbi in vita camminano a testa alta e ora sono schiacciati da un grosso masso; gli invidiosi in vita scrutano con occhi cattivi le ricchezze degli altri e ora hanno occhi cuciti; gli iracondi in vita si sono fatti assalire dalla rabbia e ora recitano preghiere; gli accidiosi in vita hanno impiegato tempo a compiere il loro dovere, ora corrono senza sosta; gli avari, troppo presi dai beni materiali in vita, ora giacciono con mani e piedi legati; i golosi, che nella loro vita hanno mangiato troppo, ora soffrono la fame; i lussuriosi in vita sono presi dall'amore e ora sono avvolti nelle fiamme.

Il purgatorio è un vero e proprio monte a forma di tronco di cono che ha nella parte più alta il paradiso terrestre e più in basso l'Antipurgatorio che è diviso in quattro zone: zona degli scomunicati, zona dei negligenti, zona di persone morte in modo violento e principi negligenti. Il Purgatorio ha la funzione specifica di espiazione, riflessione e pentimento ed è solo attraverso il cammino, quindi il pellegrinaggio verso Dio, che l'anima può aspirare alla redenzione.

I peccatori anche qui sono divisi in gruppi: scelte rivolte al male (malo obiettivo), poco vigore nel seguire il bene e troppo vigore nel seguire il bene materiale. Sotto molti aspetti questo regno è differente dagli altri due, abbiamo infatti l'alternanza tra luce e tenebre che, però, stranamente riescono ad equilibrarsi tra di loro, proprio per questo il purgatorio è la cantica dantesca più coinvolgente.