Il mito di Orfeo ed Euridice

Due giovani catturati dalla bellezza dell'altro, una storia d'amore che va oltre ogni immaginazione

Questa leggenda è una delle più note della mitologia greca ed ha come protagonisti Orfeo ed Euridice. Orfeo era un ragazzo semplice, suonava la sua lira in modo da deliziare tutte le creature circostanti, era amato da tutti per la sua gentilezza. Euridice, ninfa dalla particolare e rara bellezza, era la figlia di Nereo e Doride.

La ninfa aveva rapito perdutamente il cuore di Orfeo. I due trascorrevano intere giornate insieme finendo per innamorarsi l'uno dell'altra. Provavano un amore tale da decidere di unirsi nel sacro vincolo del matrimonio. Il giuramento venne, però, compromesso dal giovane Aristeo, figlio del dio Apollo, che si innamorò di Euridice, ma il suo sentimento non era corrisposto.

Un giorno, nel tentativo di sfuggire da Aristeo, la ragazza, correndo nell'erba alta, cadde su un serpente velenoso che la morse. Lì ebbe fine la vita terrena di Euridice. Orfeo, disperato per il dolore, decise di scendere nell'Ade per salvare la sua amata. Si rivolse al re e alla regina degli Inferi, Ade e Persefone, chiedendo loro di restituirgli Euridice. I due acconsentirono, ma ad una condizione: Orfeo non avrebbe mai dovuto voltarsi per guardare il volto dell'amata. Lo straziante cammino dei due sposi mise a dura prova Orfeo, costretto a non volgere lo sguardo indietro nemmeno per un instante. Giunsero alle porte del regno dei morti, ma il ragazzo, preso da un irrefrenabile sospetto, si voltò ed Euridice svanì nel nulla. Si concluse così la straziante e malinconica storia d'amore dei due innamorati.

Orfeo ed Euridice