Il giornalismo è un pericolo?
Il lavoro dei giornalisti permette di divulgare le notizie e renderle pubbliche attraverso la televisione oppure attraverso i giornali. Infatti ogni cittadino ha il diritto di sapere quali siano le condizioni attuali del proprio paese, la situazione politica, economica, finanziaria, culturale e religiosa. I giornalisti naturalmente rivestono un ruolo fondamentale in questo processo per diffondere la verità. Si recano sul posto, acquisiscono informazioni attraverso interviste di testimoni o foto dell'accaduto ed infine scrivono i loro articoli. Quest'anno sono stati ben 50 i giornalisti uccisi, ma non si tratta solo di persone uccise in zone di guerra, anzi. A differenza di come molti di noi credono, non sono principalmente i giornalisti di guerra a morire sul posto.
Infatti quelli che quest'anno hanno perso la vita in paesi non in guerra sono stati 34, pari al 68% del totale. La percentuale di giornalisti uccisi nelle zone di guerra, intanto, continua a diminuire: dal 58% nel 2016 al 32% quest'anno. Ma questo perché avviene?
Come ho precedentemente accennato, i giornalisti rivelano la verità, verità che in molti casi mostra aspetti della nostra società scandalosi e corrotti, aspetti che purtroppo al giorno d'oggi sono sempre più frequenti. E' questo il motivo per cui molti reporter, che vogliono portare alla luce i fatti diversamente da come ce li vogliono mostrare, vengono uccisi. La giovane giornalista Ilaria Alpi, assassinata a Mogadiscio insieme al suo cineoperatore Miran Hrovatin, è uno dei numerosi esempi. La madre Luciana Riccardi Alpi intraprese, fin dal primo processo, una battaglia per cercare la verità e far cadere ogni sorta di depistaggio sull'omicidio della figlia. Le inchieste della giornalista si sarebbero soffermate su un possibile traffico di armi e di rifiuti tossici che avrebbero visto, tra l'altro, la complicità dei servizi segreti italiani e di alte istituzioni italiane: l'Alpi, infatti, avrebbe scoperto un traffico internazionale di rifiuti tossici prodotti nei paesi industrializzati e dislocati in alcuni paesi africani in cambio di tangenti e di armi ai gruppi politici locali. La giornalista venne così uccisa e le prove di tale omicidio vennero eliminate.
E' compito di noi tutti tenere alto il ricordo di questi eroi del nostro tempo e combattere fianco a fianco affinché il loro sacrificio non sia vano.
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