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Gli eroi del quotidiano

Il 29 dicembre 2020 si è svolta al Quirinale la cerimonia OMRI 2020. La sigla OMRI sta per Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana e vuole appunto indicare la celebrazione ogni anno della consegna, da parte del Presidente della Repubblica Italiana, di onorificenze particolari a quei cittadini e a quelle cittadine italiane che, durante l’anno, si sono particolarmente distinti con lo svolgimento di azioni significative in vari settori della vita pubblica.

La cerimonia di quest’anno, svoltasi come sempre in forma solenne al Quirinale, ha assunto un significato particolarmente simbolico: dimostra che, anche in una situazione sanitaria nazionale veramente difficile, come la pandemia da Covid-19 che stiamo vivendo, oltre al grande lavoro dei medici e di tutti gli altri operatori sanitari, tanti uomini e tante donne hanno continuato il loro impegno per rendere il nostro Paese un “luogo” migliore.


Il Presidente Mattarella ha voluto conferire “motu proprio” 36 onorificenze al merito della Repubblica Italiana a cittadini che hanno dimostrato di essere capaci di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.

I 36 cittadini che hanno ricevuto l’onorificenza sono di tutte le età e di esperienze diverse, ben 21 sono donne e questo numero indica chiaramente come il ruolo della donna nella società civile sia diventato sempre più incisivo. Tra le donne c’è una giovane diciottenne, Serena Piccolo, scelta per il suo esempio di forza d’animo e per la sua determinazione. Affetta da una rara malattia, operata grazie ad un altro giovane donatore, ha scelto di sostenere gli esami di maturità in presenza nonostante fosse ricoverata. Un’altra donna è la novantaduenne Alma Broccoli, insignita dell’Omri per essersi impegnata per ben trent’anni, dopo essere andata in pensione, nel volontariato solidale come centralinista della croce rossa di Arona. Ancora tra i più anziani, Enrico Pieri di ottantasei anni, scelto per il suo impegno a tutela della memoria e della diffusione della conoscenza storica del periodo nazista delle cui stragi tutta la sua famiglia fu vittima. Un’altra donna è Angela Boanne, di cinquantaquattro anni: dopo aver perso la figlia in un incidente stradale causato dal fidanzato che guidava in stato di ebbrezza, porta avanti nelle scuole iniziative di sensibilizzazione degli studenti sul tema della sicurezza stradale.

E poi Valentina Bonanno, trentenne, premiata per il suo contributo in ambito internazionale alla diffusione di pratiche sicure di supporto alla gravidanza. Vissuta con i suoi genitori tra l’Italia e il Kenya ha fondato in questo paese un’associazione Onlus che presiede. Don Luigi D’Enrico, cinquantotto anni, parroco in una chiesa nel quartiere ardeatino di Roma, conduce da anni un’esperienza di catechesi con le persone disabili per creare una vera comunità che accolga senza pregiudizi. Anna Fiscale, trentadue anni, è fondatrice di una cooperativa sociale Onlus che dà lavoro a donne svantaggiate e a persone fragili di diversa nazionalità riciclando le stoffe in eccesso da rimanenze di grandi marchi. E ancora Ciro Corona, quarant’anni, di Napoli, impegnato come operatore sociale nel ruolo di educatore di strada e di comunità, socio fondatore dell’associazione anticamorra Resistenza e di una cooperativa sociale dello stesso nome.

E ancora, ancora, ancora, tanti altri, uomini e donne, giovani e meno giovani, tutti impegnati con volontà e sacrificio per migliorare la vita degli altri, nel sociale per l’integrazione, la solidarietà, la tutela dei minori, la legalità e poi nella cultura, nell’ambiente, nella ricerca, nello sport. Uomini e donne che il Presidente Mattarella ha definito “eroi del quotidiano” e “esempi di vita civile”.


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