Gli azzurri salvi per le Olimpiadi
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora, ha approvato un decreto-legge recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano. È previsto che il personale di Sport e Salute già dipendente del CONI dal 2 giugno 2002, alla data di entrata in vigore del decreto, sia trasferito nel ruolo del personale del CONI con qualifica corrispondente a quella attuale, fatta salva l’alternativa per restare alle dipendenze di Sport e Salute.
L’atteggiamento dei 5 Stelle si sarebbe fatto in qualche modo più realista sul punto della discordia. “E’ assolutamente necessaria una norma che vada incontro alle richieste del CIO - dice l’ex sottosegretario Simone Valente - soprattutto sul tema del personale connesso all’attività del Coni e dell’utilizzazione esclusiva del logo. Io penso che una norma del genere possa essere approvata anche all’unanimità dal Parlamento, me lo auguro".
L’Italia ha evitato la squalifica da parte del Comitato Olimpico internazionale, gli atleti azzurri parteciperanno quest’estate tra il 23 Luglio e l’8 agosto, con un anno esatto di ritardo, per la pandemia avvenuta quest’anno, alle Olimpiadi di Tokyo.
Così il Ministro dello sport Vincenzo Spadafora: “Ora l’ultima parola spetta al Parlamento in sede di conversione, ma intanto la decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell’indipendenza del Coni lasciato aperto dalla riforma del 2019”. Appena approvato il decreto, Magalò ha chiamato immediatamente il numero uno del CIO Thomas Bach. Il presidente del CONI Giovanni Malagò, soddisfatto dell'accordo raggiunto, in passato aveva dichiarato ancora: ”Il Coni non può dipendere da una società del governo”.
Comments