Giustizia per Patrick Zaki
Patrick Zaki, arrestato ingiustamente, ha bisogno dell' aiuto e del sostegno di tutti noi
Patrick Zaki è un attivista egiziano nato il 16 giugno 1991 a Mansura ed è uno studente dell' università di Bologna. Patrick si impegna molto per far sì che i diritti umani siano rispettati. Ha fatto parte di molte associazioni per i diritti umani e, purtroppo, è stato arrestato ingiustamente il 7 febbraio 2020, nell' aeroporto della capitale egiziana Il Cairo. Stava tornando in Egitto per far visita ai parenti, ma appena atterrato è stato preso dai servizi segreti.
Per un intero giorno non ci sono state sue notizie, si pensa che il povero ragazzo sia stato torturato per ben 17 ore. Ormai è passato un anno e mezzo dal suo immeritato arresto e sul suo volto non si vede più il sorriso che aveva prima, ma la sua espressione del viso ci fa intendere che cerca speranza e un modo per uscire da questa tremenda situazione. Nonostante tutto, è molto fiducioso e non si arrende, infatti nel corso dell'ultima udienza in tribunale ha detto: "Torno presto. Io torno presto. Voi non vi dimenticate di me". Per fortuna, non perde il suo ottimismo anche dopo che, nella sua seconda udienza, avvenuta pochi giorni fa, è stata nuovamente rinviata ogni decisione nel tribunale di Mansoura. Zaki è stato portato via in manette come un criminale, quando, in realtà, è stato accusato ingiustamente di proteste illegali, minaccia alla sicurezza nazionale e diffusione di false notizie. Il giovane ha anche ringraziato l'Italia e tutte le persone che stanno facendo il possibile per farlo uscire di prigione. Ha tranquillizzato tutti riguardo le sue condizioni dicendo: "Bene, sto bene, non è così male qui". La prossima udienza ci sarà il 7 dicembre e speriamo, naturalmente, che questo sfortunato ragazzo abbia la giustizia che meriti.
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