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Giustizia per Al-Hammadi e per le donne dello Yemen

Da subito diventata molto nota nel suo paese visto il suo desiderio di fare carriera come modella portando la moda yemenita all'estero, Entisar al-Hammadi è una ragazza di 20 anni residente nel Nord dello Yemen


Nonostante la sua giovane età Entisar è riuscita a raggiungere la popolarità attraverso una serie tv ''Dam al-Gharib'' trasmessa su un canale locale. Ha rilasciato, inoltre, numerose interviste nelle quali ha dichiarato l'iniziale dissenso dei suoi genitori nel farle inseguire il suo sogno, ma che, data la sua caparbietà, poco dopo hanno ceduto facendosene una ragione.

L'11 aprile, però, Al-Hammadi scompare e di lei si perde ogni traccia. Secondo alcuni testimoni è stata rapita nel centro di Sana'a, capitale dello Yemen, dai miliziani Sciiti e portata in una destinazione ancora oggi ignota. Assieme a lei sono state rapite anche altre sue colleghe di lavoro che si battevano per la parità di genere e per i diritti delle donne che in molti paesi dell'area mediorientale sono ancora limitati se non addirittura nulli.

La milizia Houthi sta ricercando donne accusate di avere un'ideologia terroristica e di voler adempiere compiti riservati solo al genere maschile. Molte donne nel paese si stanno ribellando attraverso numerosi scioperi della fame, ma vengono totalmente ignorate. Negli ultimi giorni sono stati chiusi numerosi club culturali, caffè letterali e associazioni come la piattaforma: ''Yemen Feminist Voice'' che aveva riportato diverse testimonianze e servizi riguardanti la scomparsa della giovane donna, lanciando un hashtag intitolato: #FreedomToIntisar per dimostrarle solidarietà e chiederne il rilascio per quanto sia difficile che esso le venga concesso.

La cosa più scioccante di questa situazione è la grande disinformazione in quanto se ne parla fin troppo poco, sicuramente per paura di possibili ripercussioni da parte delle forze dell'ordine che, oltre a rapire le donne, le sottopongono ad atroci torture e a numerosi stupri anche filmati da loro stessi.

Ora non possiamo fare altro che aspettare chiedendo giustizia per Al-Hammadi e per tutte le donne rapite giorno dopo giorno, giovani donne talentuose che vogliono solo inseguire i loro sogni senza essere ostacolate da una società ancora troppo maschilista e priva di rispetto.


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