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Giulia Beccaria, una donna moderna

Giulia Beccaria nacque a Milano nel 1762 il 21 luglio nella casa del nonno, Giovanni Saverio, padre del celebre filosofo illuminista Cesare Beccaria, che era stato da poco riaccolto nella casa paterna da cui era stato ripudiato a causa della del matrimonio con la diciassettenne Teresa De Blasco, dalla condizione e dalle doti poco apprezzate

La neonata viene chiamata "Giulia" in onore di Julie ou la Nouvelle Heloise, eroina di cui Rousseau narra le gesta, che appassiona molto suo padre ed il suo amico Pietro Verri. L'adolescenza della ragazza fu molto travagliata a causa dell'allontanamento che subì dalla casa familiare per colpa del padre che, nonostante non fosse un uomo chiuso mentalmente, rinchiuse la sua primogenita all'interno del collegio annesso al convento di San Paolo. Nonostante ciò la ragazza viene descritta come una persona molto tranquilla e sensibile. La giovane purtroppo riuscì ad uscire dal collegio solo all'età di diciotto anni. Desiderosa di apprendere, accrescere le sue conoscenze ed allargare i suoi orizzonti, cominciò a frequentare il salotto di Giovanni Verri, uomo che attirò molto la sua attenzione, con cui però non potrà mai avere un matrimonio poiché era l'ultimogenito. Giovanni Verri sarà, però, il padre biologico di Alessandro Manzoni, colui che verrà considerato il primogenito di Giulia e Pietro Manzoni, da cui appunto prenderà il cognome. Giulia deciderà di sposare quest'uomo per questa gravidanza fuori dal matrimonio. Nel 1791 Giulia prese una decisione che fu sulla bocca di tutta Milano: richiese la separazione dal conte Manzoni. Per la donna non fu facile ottenere ciò che desiderava, scriverà: “Faccio uso di quella sola cosa che nessuno può darmi né togliermi cioè una fermezza di carattere che mi fa dire la verità sempre nello stesso tuono con chiunque io parli”. La separazione viene sancita nel febbraio del 1792. Giulia è tenuta ad abitare con un anziano zio materno.

Nel 1796 riprese la sua vita in mano e partì con Carlo Imbonati, che però morirà improvvisamente, a cui il figlio di Giulia dedicherà anche l'opera "In morte di Carlo Imbonati". Giulia, quindi, decise di dedicare tutto il resto della sua vita ad Alessandro ed alle sue opere. Madre e figlio si misero alla ricerca di una moglie per lui. Conobbero la sedicenne Enrichetta Blondel, figlia di un mercante calvinista svizzero radicato a Milano, che riuscì a rapire sia la madre che il figlio. Entrambe le donne si occuparono con amore di Alessandro, prendendosi molta cura di lui. Giulia diventerà nonna e prenderà molto a cuore i suoi nipoti, soprattutto dopo la morte di Enrichetta. All'età di settantotto anni morì.

Ho deciso di scrivere quest'articolo riassumendo brevemente la vita di Giulia Beccaria, poiché provo molta ammirazione nei suoi riguardi. La considero una donna piena di coraggio, che crede in se stessa e sceglie la separazione nonostante la mentalità poco emancipata del tempo. Inoltre nutro anche un forte interesse per lei dal punto di vista caratteriale, dato che dalle informazioni che ho raccolto sembra molto simile a me.


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