Giovanni Gronchi
Giovanni Gronchi è stato il terzo Presidente della Repubblica italiana, dal 1955 al 1962.
Giovanni Gronchi nacque a Pontedera il 10 settembre del 1887. Frequentò il liceo classico Galilei di Pisa e si laureò in lettere all'Università degli Studi di Pisa e tra il 1911 e il 1915 insegnò filosofia nei licei di Parma, Massa Carrara, Monza e Bergamo.
Nel 1919 partecipò alla riunione di fondazione del Partito Popolare Italiano e nel 1920 venne chiamato a dirigere la Confederazione italiana dei lavoratori di orientamento cattolico. Sottosegretario all'Industria nel governo Mussolini, si dimise dall'incarico allorché il PPI uscì dalla maggioranza governativa.
Nel 1942 partecipò, insieme ad altri esponenti politici cattolici, alla prima riunione clandestina indirizzata alla fondazione della Democrazia Cristiana. All'elezione del Presidente della Repubblica del 1955, si presentò un candidato che non raggiunse il consenso richiesto, al secondo scrutinio fu dunque presentato per la prima volta Gronchi che raggiunse 127 voti. Al quarto scrutinio Giovanni Gronchi fu eletto Presidente della Repubblica Italiana con 658 voti su 883, compresi i suffragi della destra monarchica.
Nel corso del suo mandato Gronchi inaugurò una prassi diversa rispetto ai predecessori: costituì una figura presidenziale attiva e incisiva, svolgendo il suo ruolo improntandolo su dinamicità e autonomia. Intervenne sia nella politica interna che in quella esterna. Durante il suo Discorso di giuramento, sollecitò a rispettare la Costituzione e, durante la sua Presidenza, entrarono in funzione Corte costituzionale nel 1956, Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro nel 1957. Gronchi intervenne ogni anno a manifestazioni legate all'industrializzazione italiana e inaugurò due edizioni dei Giochi Olimpici.
Sotto la sua Presidenza furono acquisite alla dotazione presidenziale la Tenuta di San Rossore in Toscana e Villa Rosebery a Napoli.
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