Giancarlo Siani: un giornalista - giornalista!
"Questo non è un paese per giornalisti - giornalisti, è un paese per giornalisti - impiegati"
di Eleonora Danza e Marta Zabatta
Il film Fortapasc racconta la storia del giornalista Giancarlo Siani, assassinato a 26 anni dalla camorra perché stava semplicemente svolgendo il suo lavoro con rigore. Questo suo voler trovare la giustizia lo espone molto e, nonostante il giornalista conoscesse i boss di camorra contro i quali stava andando, non si fermò e continuò a denunciare in nome dell'informazione, così che i cittadini potessero farsi una loro opinione di quello che succedeva alle loro spalle.
Generalmente un mestiere come quello del giornalista richiede coraggio, specialmente in un contesto come quello di Torre Annunziata, alias Fortapasc, nome che rende l'idea di un assedio, in questo caso da parte della camorra. Il film è un inno a parlare, a dire la verità e a combattere le ingiustizie proprio come ha fatto Siani, che è riuscito a sconfiggere in parte i nemici, aprendo, con la sua morte, un processo che li ha portati all'ergastolo. Pagando con la propria vita è riuscito ad attirare l'attenzione pubblica e a smuovere le coscienze facendo capire che il silenzio per paura delle conseguenze non è normalità, ma sottomissione.
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