Fumata bianca: Mattarella bis

La settimana per la corsa al colle si è conclusa e con essa anche il progetto scolastico, che sono stata delegata a coordinare qualche giorno prima dell’inizio delle elezioni.

Mi è stata affidata una grande responsabilità, che ho accettato con timore sentendomi, però, anche lusingata per l'incarico ricevuto.

Ad ogni mio “collega giornalista" ho dovuto assegnare un articolo, riguardante in particolare i dodici Presidenti della Repubblica italiana e il neo eletto. Successivamente, supportata dalla preziosa collaborazione di tre compagne di classe designate come correttrici di bozza, ho accuratamente revisionato tutti i pezzi da pubblicare. Durante la prima riunione di redazione, presieduta dalla nostra direttrice Adinolfi, ognuno di noi ha avuto conferma del focus da approfondire. Questo importante lavoro di gruppo ha sicuramente migliorato affiatamento, capacità di collaborazione e spirito di squadra. La finalità è stata sensibilizzare i lettori ad una più organica conoscenza della storia della nostra Repubblica, informandoli in tempo reale sull'evolversi degli eventi fino alla fumata bianca.

Sei giorni che hanno decretato il rinnovarsi, per un altro settennale, dell'elezione di Sergio Mattarella alla guida del Belpaese.

Un serio uomo delle istituzioni che, in quanto tale, è sempre stato capace di velare le proprie emozioni a favore dell’aspetto professionale della sua figura. Appresa la notizia, ha tuttavia lasciato trasparire sul suo volto turbamento e preoccupazione, consapevole dell’alto fine di questo delicatissimo compito nuovamente assegnatogli. Cinque minuti ininterrotti di applausi, oggi pomeriggio, hanno accompagnato il rinnovo del giuramento del tanto stimato Capo di Stato.

Responsabilità e rispetto gli hanno imposto di non sottrarsi, prevalendo sulle prospettive personali, subordinate al destino collettivo.

Grazie, Presidente Mattarella, e... ad maiora!