Finalmente una buona notizia ...

Dopo 108 giorni di sequestro, finalmente i diciotto membri dell’equipaggio di un peschereccio di Mazara del Vallo, in Sicilia, torneranno a casa dai loro cari. Sono partiti ad agosto e non sono più tornati. Il primo settembre, infatti, i pescatori sono stati fermati in acque internazionali e sono stati condotti al porto di Bengasi, in Cirenaica, sotto il controllo dell'Esercito Nazionale Libico (LNA) dal generale Khalifa Haftar. Causa di questo lungo ed estenuante sequestro è stata la presunta presenza di droga a bordo. L’ultimo contatto con i familiari è avvenuto l’11 novembre quando, con una rapida telefonata, sono riusciti a comunicare il loro stato di salute.

La mattina del 17 dicembre scorso l’attuale Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si sono recati in Libia e a Bengasi hanno avuto un colloquio con il generale Haftar. La trattativa non è stata per nulla facile, ma l'obiettivo principale era fare riabbracciare le famiglie da troppo tempo separate. Qualche ora dopo, sui canali social è stata finalmente annunciata il rilascio dei sequestrati. Tra sabato e domenica i pescatori ritorneranno in patria.

Ricevuta la notizia, davanti al Comune di Mazara del Vallo si sono incontrati familiari, amici e colleghi. Il Sindaco, Salvatore Quinci, ha affermato emozionatissimo: "Abbiamo ricevuto comunicazioni su una liberazione imminente, aspettiamo adesso aggiornamenti e la conclusione di questa vicenda".

Nell’aula consiliare del Comune si è subito festeggiato tra applausi, urla, pianti di gioia e abbracci, il tutto misto a commozione. Sono stati tre mesi di straziante paura per la possibile tragica conclusione di questa delicata situazione, che ha lasciato tutti i Mazaresi con il fiato sospeso. Per fortuna: tutto è bene quel che finisce bene!