Finalmente torniamo in presenza
Annuncio di Draghi: dal 26 aprile 2021 tutti al 100%
Da domani tutti a scuola. Le scuole superiori al 50% e dal 26 aprile al 100%, per tutte le regioni arancione e gialla. Per le zone rosse, invece, il rientro in presenza è previsto per tutti gli studenti fino alla terza media: quelli delle superiori proseguiranno, per ora, con la DAD dal 50 al 75 per cento. Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha dichiarato: ‘Con la scelta di oggi mandiamo un messaggio di speranza e di responsabilità. Dobbiamo progressivamente tornare a una nuova normalità e dobbiamo farlo a partire dalla scuola. Nei prossimi giorni lavoreremo con i nostri Uffici territoriali, gli Enti locali, le scuole, i tavoli prefettizi’.
Resta il nodo dei trasporti. Su questo punto Draghi ha sottolineato i 390 milioni già stanziati e come il limite di capienza al 50 per cento sui mezzi di trasporto venga confermato: ‘C’è ancora una parte dei fondi che deve essere spesa, poi sentiremo le iniziative delle Regioni”. I prefetti provvederanno a convocare nuovamente i tavoli per la scuola. Allo stato risulta vaccinato il 73% dei docenti.
Le regole per la presenza a scuola sono le stesse: il distanziamento di almeno un metro, l’uso delle mascherine, il lavaggio frequente delle mani e la loro igienizzazione, aerazione tra una lezione e l’altra.
La decisione di tornare in presenza era stata già ipotizzata qualche giorno fa da Speranza che aveva commentato anche la scelta del governo di far tornare in presenza dalla prima media in giù anche in zona rossa: "Tutti i dati che abbiamo ci dicono che dentro le aule non ci sono criticità emergenziali. Il punto è la quantità di movimenti che si sviluppa attorno alla scuola. Ma siamo fiduciosi di poter arrivare alla fine dell'anno scolastico. Con grande franchezza dico che siamo consapevoli che c'è un elemento di rischio con l'aumento movimenti, ma il governo ha fatto una scelta che difendo con forza".
Soltanto con il rispetto delle regole potremmo continuare la scuola fino al suo termine. Auspichiamo, come ha detto Draghi, in “un’apertura ragionata”.
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