Ergastolo per il boia di Srebrenica, Ratko Mladic
Aggiornamento: 6 set 2021
Confermata la sentenza: ergastolo per il serbo
La giustizia penale europea ha raggiunto il suo traguardo consentendo di chiudere una sanguinosa ferita che negli anni novanta ha ricordato con orrore i crimini del nazionalsocialismo: l’assedio di Sarajevo e la guerra in Bosnia. La sentenza di condanna è stata emessa nei confronti di Mladic, 74 anni: è una condanna all'ergastolo e ciò indipendentemente dalle sue condizioni di salute ritenute, evidentemente, compatibili con il regime carcerario.
Il Tribunale dell’Aja aveva ritenuto Mladic colpevole di genocidio, crimini di guerra e contro l'umanità e la sentenza è stata confermata dai giudici del meccanismo residuale internazionale per i tribunali penali. L'ex capo militare dei serbo-bosniaci era, infatti, stato condannato nel novembre del 2017 per crimini di guerra e contro l'umanità, in particolare per il genocidio di Srebrenica dove, nel luglio di 1995, furono massacrate e uccise più di 8mila persone, e per le atrocità commesse durante l'assedio di Sarajevo, avvenuto tra il 1992 e il 1995, il peggior genocidio degli ultimi 30 anni paragonabile, come detto, a quello dei nazionalsocialisti.
Nulla consentirà di dimenticare quello che è accaduto in Bosnia in quegli anni e nessuna condanna consentirà ad un intero popolo di riavere indietro i propri cari, ma un senso di giustizia ci deve pervadere sempre quando, seppure dopo anni, fatti atroci commessi durante conflitti cruenti trovano il loro riconoscimento storico nelle sentenze all’esito di un giusto processo e non certo nei fucili di improvvisati plotoni di esecuzione, anche se riguardano forse uno degli uomini più pericolosi ancora in circolazione.
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