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Immagine del redattoreCATERINA MARIA RACHE MONTELLA

Entrando ne "Il Gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach

Un libro da leggere tutto d'un fiato, capace di trasmettere, anche grazie ad una scrittura semplice e fiabesca, forti emozioni


“Qualunque cosa tu faccia non pensare mai a cosa diranno gli altri, segui solo te stesso, perché solo tu nel tuo piccolo sai cosa è bene e cosa è male, ognuno ha un proprio punto di vista, non dimenticarlo mai, impara a distinguerti, a uscire dalla massa, non permettere mai a nessuno di catalogarti come clone di qualcun altro, sei speciale perché sei unico, non dimenticarlo mai”. In queste poche righe, tratte dal libro di Richard Bach "Il gabbiano Jonathan Livingston", è racchiuso il messaggio che, attraverso le avventure di un gabbiano, l'autore ha voluto trasmettere ai lettori: la vera felicità è la libertà di poter essere se stessi e di andare anche oltre i propri limiti. Protagonista della storia è Jonathan, un gabbiano che si differenzia da tutti gli altri componenti dello stormo perché, invece che limitarsi come loro a volare solo per procurarsi cibo, passa il tempo a perfezionare le tecniche di volo. Per Jonathan il volo è, infatti, qualcosa di più che un semplice mezzo per sopravvivere, è elevazione. La dedizione per il volo lo porta, però, ben presto alla solitudine, il Consiglio degli Anziani, infatti, lo caccia allontanandolo dallo stormo. Durante l’esilio egli si dedica a migliorare la propria tecnica, finché un giorno incontra due gabbiani, dal piumaggio più luminoso e splendente degli altri, che lo convincono a seguirli in un superiore ma  temporaneo, livello di esistenza. Qui  Jonathan incontra altri gabbiani che condividono la stessa passione per il volo. Tra questi vi è Sullivan, un gabbiano-istruttore, e il più anziano Chiang, che insegnerà a Jonathan come volare istantaneamente con il pensiero. Il percorso di formazione di Jonathan prevede che egli alleni soprattutto la sua mente, nella ricerca costante di un’idea di libertà che coincida con l’immagine di una creatura superiore, il Grande Gabbiano. Quando Chiang svanisce verso una dimensione superiore, Jonathan rimane con Sullivan a istruire i nuovi gabbiani, ma il desiderio di Jonathan di trasmettere ad altri le sue conoscenze lo conduce di nuovo sulla terra. Jonathan, per completare il proprio perfezionamento filosofico, deve diventare, da studente qual è, un maestro, capace di perdonare e istruire proprio lo Stormo che, tempo prima, l’aveva cacciato.  




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