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Disha Ravi: la Greta del subcontinente

Disha Ravi è una giovane attivista indiana di 22 anni. E' un'ecologista modello, infatti nel tempo libero pianta alberi, pulisce i laghi, ha organizzato anche molte manifestazioni contro l'uso eccessivo della plastica e ha lanciato molte campagne per salvare animali in via d'estinzione. Inoltre, è laureata in economia e direzione aziendale, è specializzata in finanza ed è tra i fondatori del gruppo indiano Fridays for Future, nonché conosciuta nel suo Paese come la "Greta del subcontinente" o la "Greta dell'India".

Il 13 febbraio 2021, però, è stata arrestata davanti agli occhi della madre, portata con l'aereo a Delhi e condotta davanti a un giudice che decide di porla in custodia cautelare per cinque giorni, con l'accusa di aver favorito, tramite un tweet, le proteste degli agricoltori indiani contro le nuove leggi neoliberiste a favore delle grandi industrie indiane. Anche se la ragazza afferma di non essere stata lei a scrivere il documento, ma di aver cambiato solo due righe del tweet postato dall'ecologista Greta Thumberg, è stata incarcerata ingiustamente comunque. Ciò ha portato grande scompiglio tra la popolazione indiana, che subito si è ribellata alle autorità. Infatti in molti hanno lanciato una petizione per chiedere la liberazione di Disha; anche il nipote di Kamala Harris, la Vice Presidente USA ha lanciato un thread su twitter per far scagionare la giovane attivista. L'attenzione del mondo occidentale, a partire da personaggi come Rihanna, la stessa Greta ed altre personalità di spicco nel mondo, non ha favorito finora Disha, poiché il governo indiano l'accusa di cospirare per sovvertire l'ordine politico, sociale ed economico. Pertanto, al momento a nulla valgono le dichiarazioni di innocenza della ragazza che fino a pochi giorni fa lavorava beatamente in un ristorante vegano. Nel frattempo per le strade vengono bruciate immagini di Greta e di Rihanna, come chiaro messaggio a tutti coloro che non sono indiani a tenersi ben lontani dalle questioni che appartengono invece solo al mondo indiano.

Il Governo indiano è convinto che Disha ed altri "cospiratori" vogliano solo dividere in due lo stato, senza considerare che combattere gli sconvolgimenti climatici e difendere i diritti dei contadini siano un chiaro segno di amore per la gente indiana e per il proprio territorio da parte di Disha, dal momento che il riscaldamento globale potrebbe distruggere presto le coltivazioni dei contadini danneggiando così l'economia indiana insieme a quella di tutto il mondo.

Disha, come molti altri ragazzi, ricordiamo Giulio Regeni, non combatte solo come ambientalista, ma lotta anche per i diritti umani e il rispetto di tutti i lavoratori. Purtroppo, però, la libertà di parola e di opinione non è riconosciuta in tutti i paesi del mondo e chi osa parlare e denunciare viene punito ed imprigionato. Proprio per questo motivo, noi giovani dobbiamo prendere esempio da donne e da uomini come Disha per far sì che i diritti umani vengano rispettati in tutto il mondo e che la libertà di parola venga tutelata sempre. Inoltre non dobbiamo mai smettere di lottare per i nostri diritti, non importa di che nazionalità siamo o in che paese viviamo, perché i diritti devono essere conquistati con l'aiuto di tutti e non bisogna mai smettere di combattere per essi; infatti, un giorno anche noi, che viviamo in un paese democratico, potremmo perderli, essere messi a tacere da uno Stato che potrebbe diventare tirannico e dittatoriale, come è già accaduto in passato, e a quel punto, solo se uniti, potremmo combattere e ottenere la nostra libertà. Certo, l'augurio è che facendo ogni giorno esercizio di democrazia non corriamo questi pericoli e che possiamo aiutare gli altri paesi nella loro lotta per l'autonoma di pensiero e di parola.



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