De Sanctis: la settimana dello studente
La settimana dell'autogestione è sempre stato uno degli eventi più amati tra i giovani studenti del De Sanctis, e anche una delle tradizioni più a cuore alla dirigente; ogni anno, infatti, si è sempre dedicata una settimana completamente agli studenti, che diventano veri e propri insegnanti, capaci di trasmettere le proprie passioni e conoscenze.
Negli anni passati gli studenti più grandi organizzavano dei corsi di qualsiasi tipo nelle classi o addirittura nella meravigliosa biblioteca della scuola, quest’anno invece i corsi si sono tenuti online nel rispetto delle regole anti-covid, ma questo non ha vanificato l’importanza e l’utilità di questa settimana e delle attività svolte. Personalmente ho trovato molto interessante il corso intitolato “Come sopravvivere alle superiori” tenuto e coordinato dagli studenti degli ultimi anni, a beneficio dei nuovi iscritti che tra le risate e gli scherzi hanno ricevuto preziosi consigli sull’argomento. Interessante è stato anche affrontare una tematica attuale come la tutela dell’ambiente e delle nuove scoperte e ricerche dell’uomo per preservare l’ecosistema del nostro pianeta, a beneficio delle generazioni future. In DaD i professori e gli studenti hanno inoltre parlato della meravigliosa e vasta biblioteca della scuola, della quale ricorre il ventennale dalla sua istituzione, leggendo alcuni brani che parlano della shoah. Alcune ragazze si sono cimentate nella realizzazione di un video nel quale hanno danzato ricordando il tema dell’olocausto. Tra tutti coloro che hanno realizzato le attività, si è distinto Francesco Baldi, uno dei rappresentanti di istituto.
Personalmente trovo questo metodo alternativo di didattica molto interessante, poiché sicuramente aiuta i nuovi iscritti ad orientarsi ed a integrarsi meglio in questa nuova scuola e in questo nuovo tipo di vita. Inoltre, anche se quest’anno l’autogestione è stata influenzata negativamente dal Covid, sono, se posso azzardare un “siamo” parlando a nome di tutti gli studenti, sicura che gli anni prossimi riusciremo a partecipare ai corsi in presenza, con un augurio di aver sconfitto il Coronavirus
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