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Dalla firma su un fazzoletto di carta all’addio in lacrime: l’incredibile storia di Lionel Messi

La storia di uno dei migliori giocatori di sempre: Lionel Messi


Lionel Andres Messi Cuccittini, noto come Leo Messi, è un attaccante del Paris Saint-Germain e della nazionale argentina di cui è anche capitano. La sua incredibile storia inizia il 24 Giugno 1987 a Rosario, città situata in Argentina. Da piccolo Leo scoprì di avere una malattia: il nanismo ipofisario. Tale malattia non è riuscita a distruggere il suo sogno di diventare un calciatore, ma ha fatto in modo che gli fosse attribuito il soprannome di “pulce”.

Messi ha iniziato a calciare il pallone all’età di cinque anni ed ha esordito nella sua prima partita ufficiale a soli sei anni, con la squadra del suo quartiere ovvero il Grandoli. Se la “pulga”, pulce in spagnolo, è riuscita a realizzare il suo sogno, lo deve anche a sua nonna, che ha creduto in lui sin da piccolo e che lo ha accompagnato in tutte le partite. Dopo molte esperienze con la maglia del Grandoli viene notato dalla squadra che poi lo porterà a vincere tutto: il Barcellona. Al riguardo c’è un aneddoto curioso: pare che gli impresari del Barcellona, colpiti dalla bravura e dall’agilità del campione argentino, abbiano voluto assicurarsi la sua presenza nella squadra facendogli firmare un contratto improvvisato su un fazzoletto di carta. Il club gli offre anche le cure che lo aiuteranno a sconfiggere la malattia. Diventato diciassettenne arriva l’esordio nel calcio dei grandi, ovvero nella prima Liga spagnola. Il suo esordio con la maglia blaugrana avviene il 16 Ottobre 2004. Dal primo goal segnato il 1 maggio contro l’Albacete, Messi non smette più di segnare ed in questi 17 anni porta il Barcellona alla vittoria di 10 trofei di Spagna, 3 mondiali per club, 8 supercoppe di Spagna, 3 supercoppe europee, 6 coppe del re e 4 Champions League. Parallelamente Messi conquista numerosi premi personali e 6 palloni d’oro: nessuno mai è riuscito a vincerne così tanti. L’unico trofeo che Messi non è mai riuscito a conquistare è il mondiale. Il suo rivale, che è stato anche suo allenatore nella nazionale argentina, ovvero Diego Armando Maradona potrà sempre vantare di essere riuscito a conquistare il campionato mondiale nel 1986 ed essere stato vicecampione nel 1990, mentre Messi potrà vantare solo di essere arrivato secondo nel 2014 in Brasile a patto che non vinca nel mondiale del 2022.

Dopo un lungo periodo di serenità, corredato da vittorie e riconoscimenti, il rapporto tra il Barcellona e Messi diventa gradualmente sempre più teso, finché, dopo la sconfitta per 8 a 2 contro il Bayer Monaco, si arriva alla totale rottura. Per molto tempo Leo è rimasto nel Barcellona nonostante gli attriti con il presidente, perché spinto dall’amore per questo club che lo ha reso così famoso e affermato. Ha persino deciso di dimezzarsi lo stipendio per supportare il club in crisi economica. Tuttavia, la situazione è precipitata durante le fasi di compravendita del mercato calcistico estivo 2021. Non c’era ormai più nulla che Messi potesse fare per poter rimanere in Catalogna. Nonostante la sua offerta di rimanere gratis nel club che gli aveva cambiato la vita, alcune leggi emanate dalla lega spagnola lo hanno costretto ad abbandonare la Spagna ed a dirigersi verso Parigi per una nuova avventura.



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