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Da uno sport sconosciuto all'oro olimpico

Si sono ormai concluse le olimpiadi invernali di Pechino 2022, durante la quale gli atleti italiani sono riusciti a raggiungere il podio numerose volte, nonostante le poche medaglie d'oro conquistate. Quella che ci ha sorpreso di più è stato l'oro nel Curling, uno sport che a noi italiani sembrava quasi sconosciuto.


Quando il curling è apparso per le prima volta sulla tv italiana, diciamo che siamo rimasti un po' scettici: "Ma non è come bocce sul ghiaccio?". Era il 2006, l'anno in cui l'Italia ospitò a Torino le Olimpiadi invernali, e prima di allora quasi nessuno era a conoscenza dell'esistenza stessa di questa disciplina, nonostante fosse già sull'Olimpo degli sport sin dal 1998. Da allora sullo stivale sono cresciute le prime società sportive sotto l'egida della Fisg e poi all'improvviso il colpo di scena: il nostro tricolore conquista l'oro nel doppio misto. Eppure perché tra tutte le 7 massime medaglie da noi conquistate, quella del Curling è la più importante? Molto semplice: perché in Italia la confederazione conta appena 333 atleti, pochissimi. E non è certo il Belpaese, dove ci sono solo 28 società affiliate e appena 7 palazzetti dedicati, dove pensi possano emergere due come Stefania Constantini e Amos Mosaner.



Per intenderci, Stefania fino a poco tempo fa lavorava in un semplice negozio in attesa di poter entrare nella squadra delle Fiamme Oro. Amos d'altra parte ha sempre giocato a Curling, ma prima di arruolarsi in aeronautica lavorava in azienda. Insomma un traguardo incredibile e per lo più inaspettato, se pensiamo che gli azzurri si erano qualificati per la prima volta alle finali olimpiche nel 2018 a Pyeongchang e che nel 2006 avevamo partecipato a questa disciplina solo perché paese ospitante. E invece quest'anno la nostra coppia di atleti è arrivata fino alla vetta senza mai subire una sconfitta, 11 gare su 11, battendo 8 a 5 la Norvegia in finale.

“È un sogno che diventa realtà. Abbiamo vinto 11 gare su 11, questa medaglia ce la siamo meritata” - hanno dichiarato i due campioni a caldo dopo il trionfo sul TG1. Adesso nessun italiano potrà più schernire quelle semplici scope da Curling sulla superficie di ghiaccio per modificare la traiettoria del disco, perché sono scope che valgono oro.


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