Jurgen Habermas rifiuta un premio di 225mila euro

Il filosofo e sociologo Jürgen Habermas non accetta il premio dai torturatori arabi: la causa sono i diritti degli uomini negli Emirati Arabi

di Giulia Bisogno e Marta Zabatta

Il tedesco filosofo e sociologo Habermas ha recentemente rifiutato un premio di 225mila euro intitolato Sheik Zaied, conferitogli in quanto è stato ritenuto tra i massimi esponenti della cultura contemporanea. Inizialmente Habermas sarebbe stato disposto a ritirare il premio, ma ha poi cambiato idea. I fattori che lo hanno convinto a rifiutare il premio sono stati le innumerevoli critiche, le polemiche ma soprattutto la condizione dei diritti umani presente negli Emirati Arabi. “L’intreccio politico non mi era chiaro” afferma il filosofo, infatti egli dice di non riuscire a capire cosa unisse la consegna di questi premi con la politica di quel paese in cui i diritti umani sono calpestati per tutte le forme di violenza esistenti, per la mancanza di diritti per le donne e per i bambini. Se ci si oppone alle regole stabilite dal governo con una qualsiasi opinione che vada ad infrangere le regole dello stato, si rischiano pene severissime, un esempio può essere lo stare in carcere con condizioni terribili. Ovviamente non può mancare in questo paese la pena di morte nei confronti di cittadini che hanno provato invano a ribellarsi. Le donne continuano ad essere discriminate e messe al di sotto dell'uomo. Anche nel matrimonio sono sottoposte a rigide regole come dover obbedire sempre al marito senza poter replicare. Quindi è il marito a decidere le azioni della donna iniziando proprio dal lavoro o semplicemente dall'uscire di casa.

Il premio doveva essere consegnato ad Habermas come "Personalità culturale dell'anno" in quanto ha contribuito alla diffusione in tutto il mondo della cultura araba attraverso i suoi libri. La scelta del filosofo di rifiutare il premio è stata approvata da buona parte dell'opinione pubblica e si spera che in futuro ci si muova per attuare dei cambiamenti nella politica degli Emirati Arabi affinché si possa avere il riconoscimento di tutti i diritti essenziali per la vita di ogni essere umano.