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  • Immagine del redattoreCATERINA MARIA RACHE MONTELLA

Chi dice donna dice danno: sarà davvero così?

“Chi dice donna dice danno”: così fu per i Greci che, a causa di Elena, patirono dolori e sofferenze in un lungo e sanguinoso conflitto. Tuttavia vedremo come la donna è stata protagonista di un’importante evoluzione nel corso dei secoli ed ha acquisito un prestigio sempre maggiore all’ interno della società.



"Chi dice donna dice danno": sarà davvero così? Non esattamente, chi dice donna dice in realtà "intelligenza e bellezza", due sostantivi che hanno aiutato e "non" la donna durante i secoli. L'essere considerato donna era in passato un po' come possedere un marchio. La donna era considerata solamente come una merce di scambio magari per arricchire di più il proprio territorio, come una macchina di riproduzione per continuare la propria stirpe, un animale da compagnia o semplicemente come uno schiavo che faceva tutto ciò che gli veniva ordinato dal padrone, che in questo caso sarebbe stato il marito. C'è chi da donna accettava la situazione in cui si trovava e chi invece non accettava di essere considerata inferiore e durante la sua vita fece di tutto per battersi e dimostrare che voleva di più e non essere un accessorio, anzi un qualcosa di cui sulla terra c'era estremo bisogno. Ci sono state molte di quelle che io chiamo "combattenti " che ci hanno permesso di arrivare ad avere una vera e propria posizione nella società non come una merce di scambio, ma alla pari dell'uomo. Ecco la mia personale classifica delle donne che hanno favorito l'emancipazione femminile.



Sofja Vasil'evna

Sofja Vasil'evna Kovalevskaja nacque a Mosca nel 1850. Incominciò a prendere lezioni di matematica all'età di otto anni. Nel 1866 si recò, per la prima volta, all'estero e successivamente si trasferì a San Pietroburgo dove frequentò lezioni private di analisi matematica. All'età di 18 anni, Sofja sposò, con un matrimonio di convenienza, Vladimir Kovalevskij, un giovane studente, con il quale lasciò la Russia per poter studiare, anche se non ufficialmente, all'università. A quei tempi, infatti, le donne non potevano frequentare le università europee senza il permesso del padre o del marito e non poteva- comunque conseguire la laurea. All'Università di Berlino conobbe Karl Weierstrass, che, colpito dalle sue notevoli doti matematiche, volle prenderla sotto la sua guida impartendole lezioni private. Con il suo sostegno la Kovalevskaja preparò tre diverse tesi di dottorato e ne seguì una quarta che le fece guadagnare un dottorato summa cum laude. I frutti della sua ricerca furono così impressionanti che l'Università ritenne superfluo farle sostenere qualunque altro esame per conseguire la laurea. I suoi risultati, conosciuti come il Teorema di Cauchy- Kovalevski, vennero pubblicati nel 1875. Morì a Stoccolma di polmonite, all'età di 41 anni.

Frida Kahlo

Frida Kahlo è considerata una delle più importanti pittrici messicane. Molti la annoverano tra gli artisti legati al movimento surrealista, ma lei non confermerà mai l’adesione a tale corrente. Fin da bambina dimostra di avere un carattere forte, passionale, unito ad un talento e a delle capacità fuori dalla norma. Purtroppo la sua forza di carattere compensa un fisico debole: è, infatti, affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiano per poliomielite, non riuscendo così a curarla nel modo adeguato. La prova più dura per Frida arriva nel 1925. Un giorno, mentre torna da scuola in autobus, viene coinvolta in un terribile incidente che le causa la frattura multipla della spina dorsale, di parecchie vertebre e del bacino. Rischia di morire e si salva solo sottoponendosi a 32 interventi chirurgici che la costringono a letto per mesi. Ha solo 18 anni e le ferite al fisico la faranno soffrire per tutta la vita, compromettendo irrimediabilmente la sua mobilità. Durante i mesi a letto immobilizzata da busti di metallo e gessi, i genitori le regalano colori e pennelli per aiutarla a passare le lunghe giornate. Questo regalo darà avvio ad una sfolgorante carriera artistica. La prima opera di Frida è un autoritratto (a cui ne seguiranno molti altri) che dona ad un ragazzo di cui è innamorata. I genitori incoraggiano sin da subito questa passione per l’arte, tanto da installare uno specchio sul soffitto della camera di Frida, così che possa ritrarsi nei lunghi pomeriggi solitari. È questo il motivo dei numerosi autoritratti dell’artista. Lei stessa dirà: “Dipingo autoritratti perché sono spesso sola, perché sono la persona che conosco meglio”. Frida Kahlo nel 1928, a 21 anni, si iscrive al partito comunista messicano, diventando una convinta attivista. È in quell’anno che conosce Diego Rivera, il pittore più famoso del Messico rivoluzionario. Lo aveva incontrato per la prima volta quando aveva solo quindici anni (e lui trentasei), sotto i ponteggi della scuola nazionale preparatoria, mentre Diego stava dipingendo un murale per l’auditorium della scuola. Nel 1929 sposa Diego, nonostante lui abbia 21 anni più di lei e sia già al terzo matrimonio. Inoltre Diego ha fama di “donnaiolo” e marito infedele. Frida Kahlo ha avuto molti amanti (uomini e donne), tra cui il rivoluzionario russo Lev Trotsky e il poeta André Breton, ma non riuscì mai ad avere figli, a causa del suo fisico compromesso dall’incidente. Quando rimase incinta del primo figlio, Frida fece di tutto per portare avanti la gravidanza. Si dovette arrendere solo quando i medici la costrinsero ad abortire per evitare che perdessero la vita sia lei che il bambino. Frida Kahlo e Diego potevano considerarsi una “coppia aperta”, più per le infedeltà di Diego che per scelta di Frida, che soffrì molto per i tradimenti del marito che ebbe persino una relazione con la sorella minore di Frida, Cristina. Vista l’impossibilità di fare affidamento sulla fedeltà di Diego, i due decisero di vivere in case separate, unite tra loro da un piccolo ponte, in modo che ognuno di loro potesse avere il proprio spazio “artistico”. Morì a soli 47 anni per cause ancora non del tutto certe.


Margherita Hack

Margherita Hack è nata a Firenze nel 1922. Dopo aver compiuto gli studi presso il Liceo Classico "Galileo" di Firenze, la Hack si è laureata in fisica con una tesi di astrofisica sulle Cefeidi. Professoressa ordinaria di astronomia all'Università di Trieste, è passata successivamente al ruolo di professore emerito. Ha diretto l'Osservatorio Astronomico di Trieste, portandolo a ottenere rinomanza internazionale. Membro delle più prestigiose società fisiche e astronomiche, ha lavorato presso numerosi osservatori americani ed europei. Straordinaria divulgatrice, ha collaborato a numerosi giornali, a periodici specializzati e ha fondato la rivista "L' Astronomia". Ha pubblicato oltre duecentocinquanta lavori su riviste e molteplici libri. Fino alla sua morte si è dedicata ancora ad incontri e conferenze al fine di "diffondere la conoscenza dell'Astronomia e una mentalità scientifica razionale".

Teresa di Madre Calcutta

Teresa di Madre Calcutta, è stata una religiosa albanese di fede cattolica, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità. Il suo lavoro tra "i più poveri tra i poveri" di Calcutta l'ha resa una delle persone più famose al mondo. Ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1979 e il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da Papa Giovanni Paolo II.


Queste per me sono state le "combattenti" e per me come per tutti hanno lasciato il segno. Ne arriveranno altre che faranno altrettanto per ricordare al mondo che essere donne non è nient'altro che un vanto.

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