Bucha, epicentro dell’orrore
Confine superato dall’umano e dal disumano
Negli ultimi giorni è stata Bucha, città ucraina al confine con Kiev, ad essere il nuovo bersaglio dell’esercito russo. Ci sono almeno venti corpi lungo le strade, persone con un nome e con una famiglia, persone disarmate incapaci di difendersi. Bucha è uno spartiacque dell’orrore, uomini fulminati e giustiziati, chi è sopravvissuto vuole parlare per ricordare a tutti questa orribile storia che non va sottovalutata. I corpi di persone con le mani legate e che sono state uccise a colpi di arma da fuoco da soldati russi giacciono per le strade. Dall' inizio dell‘invasione sono 1400 le persone uccise in Ucraina, almeno cinque ospedali sono stati colpiti e tantissime abitazioni distrutte. Il presidente ucraino chiede che la Russia venga esclusa da tutti gli accordi politici ed economici e definisce crimini da Seconda Guerra Mondiale gli atti commessi in territorio ucraino. Anche l’Italia ha espulso 30 diplomatici russi dal paese. La Russia ha, però, negato ogni responsabilità per il massacro di Bucha e anzi, secondo il ministero della Difesa russo citato dalla Tass, le foto e i video diffusi sarebbero solo "un’altra provocazione" da parte dell'Ucraina.
La paura più grande è rivedere queste immagini in altre situazioni, probabilmente l’intento dei russi potrebbe essere quello di spostare l‘attenzione su altri fronti. E' importante parlarne perché sono massacri che non sono avvenuti solo a Bucha, ma stanno avvenendo in tutta l'Ucraina. Il terrore che si prova in Ucraina è indescrivibile, è importante parlarne per comprendere il livello di follia a cui si è arrivati. E' importante parlarne per ricordare all'umanità che la violenza ha oltrepassato il limite e bisogna fermarla prima che la situazione non diventi ancora più grave di quanto già lo sia.
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