Asilo bombardato in Ucraina

Il bombardamento di un asilo in Ucraina ha comportato la crescita delle tensioni tra NATO e Russia

Continuano gli sforzi diplomatici per risolvere la crisi in Ucraina, ma le tensioni sono aumentate dopo il bombardamento di un asilo da parte dei russi nel Donbass. In questo bombardamento, affermano gli ucraini, ci sono stati 3 feriti: questa denuncia da parte della Nato non è stata presa molto seriamente perché c'è una grande difficoltà nell'ottenere informazioni veritiere, però questo non giustifica la mossa sbagliata che ha fatto la Russia contro l'Ucraina. I russi, in evidente difficoltà per le accuse degli ucraini, accusano, a loro volta, l'Ucraina di aver pianificato un attacco contro le aree dei separatisti. La Russia ha mosso queste accuse per spiegare la necessità di difendere i compatrioti che si trovano in difficoltà in Ucraina. Infatti i separatisti hanno incitato i compatrioti ad evacuare il territorio ucraino.

Quanto sta accadendo non ha allarmato l'occidente che pensa che Mosca stia creando tutto per giustificare un suo intervento armato nella regione. In Ucraina la situazione è drammatica. Lungo il suo confine ci sono forze armate russe pronte ad attaccare, ma la Russia afferma che le sue truppe si stanno ritirando e nega di essere pronta all'attacco. La Russia allo stesso tempo ha annunciato che il 19 febbraio si terranno delle esercitazioni sotto la presenza di Putin e del presidente bielorusso. Nel colloquio di oggi tra Draghi e Biden si sono discusse delle possibili sanzioni nei confronti della Russia: Mosca potrebbe essere bloccata nel commercio europeo e, quindi, completamente isolata. Sulle sanzioni da parte della Nato nei confronti della Russia è intervenuta la Cina che appoggia completamente la sua alleata, ma il governo statunitense ricorda che da queste sanzioni anche il commercio cinese può essere compromesso, avendo la Cina molte fabbriche in Russia.