Afrodite, dea criticata e amata

di Giulia Bisogno e Giulia Bonvicino

Profondi occhi azzurri, lunghi capelli biondi, un corpo sensuale ed esile. Secondo una tradizione molto antica Ἀφροδίτη è la dea greca della bellezza e dell’amore.

E' nata da una conchiglia nella schiuma del mare nei pressi dell’isola di Cipro ed è figlia del dio Urano. Secondo il poeta Omero, invece, Afrodite è figlia di Zeus e della ninfa oceanina Dione.

Nel corso della sua vita si innamorò perdutamente, sulle vette del monte Ida, nei pressi della città di Troia, del mortale Anchise. Dalla loro unione d’amore è nato l’eroe troiano Enea, protagonista del poema di Virgilio l’Eneide.

La dea è la protettrice dei Troiani, oltre per l’amore verso Enea anche per il fatto che il troiano Paride, figlio del re di Troia Priamo, aveva scelto lei come la più bella tra Era e Atena dopo il banchetto nuziale di Teti e Peleo.

Era vista come un simbolo apprezzato ed onorato. Rappresentava un punto di forza e riferimento per tutte le donne che amavano di lei la sua capacità di ascoltare gli altri, di saper dire di no nel momento in cui lo reputavano giusto. Era ammirata per il suo cuore grande pronto ad aiutare sempre il prossimo.

Donna molto istintiva ed esuberante, a cui non piaceva sentirsi in secondo piano, si donava completamente alle persone che le davano le attenzioni da lei richieste.

La reputiamo una donna che può essere considerata come un simbolo per la società attuale basata sul giudizio delle azioni compiute. Le donne della nostra società hanno lottato fin dai tempi dell’antica Grecia per arrivare ad ottenere i diritti attuali. Purtroppo davanti a noi abbiamo ancora una lunga battaglia da combattere, ma un giorno si riusciranno a sconfiggere le numerose ostilità e i numerosi pregiudizi da sempre presenti all’interno della nostra società.

Donne, non smettete mai di credere in questa dura battaglia: auguri a tutte noi.💛