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  • Immagine del redattoreBENEDETTA VITOLO

Afghanistan, Kabul riconquistata dai talebani

Caos in Afghanistan. Il ritiro delle truppe americane ed europee ha permesso ai talebani di riconquistare velocemente il paese, ora Emirato Islamico


La storia si ripete. L’Afghanistan è ritornato nelle mani dei talebani. Il movimento estremista, che punta ad applicare rigidamente la legge islamica, era già salito al potere negli anni ’90. Quegli anni furono caratterizzati da violenza e terrore. Le donne vennero private dei loro diritti e le esecuzioni pubbliche divennero all’ordine del giorno. L’11 settembre 2001 Al Qaida con la protezione dei talebani mise a segno uno degli attentati più tragici di sempre, l’attacco al World Trade Center di New York. La risposta da parte degli USA fu immediata. Guidando un’alleanza della NATO, diedero inizio ad un intervento militare durato 20 anni, che fece cadere l’Emirato islamico, ma che ora è terminato.

I talebani non hanno rispettato gli accordi di pace stipulati con l’amministrazione Trump nel febbraio 2020 e in 10 giorni hanno conquistato l’intero paese, ad eccezione della provincia del Panjshir. In seguito alla fuga dell’ex presidente Ahraf Ghani, entrare nella capitale è stato molto più semplice. Il palazzo presidenziale di Kabul è stato occupato e sta avvenendo il trasferimento di potere ai talebani. I possibili nuovi capi ora sono Haibatullah Akhundzada, leader supremo dal 2016, e Abdul Ghani Baradar, co-fondatore del movimento. L’Afghanistan è ufficialmente diventato Emirato Islamico.

Numerosi sono i paesi che hanno ordinato l’evacuazione delle proprie ambasciate. I cittadini, che non hanno opposto resistenza durante l’occupazione della città, ora sono soli. Coloro che negli anni hanno collaborato con le forze occidentali temono per la vita e in moltissimi hanno tentato la fuga nelle ultime ore. Sono scene drammatiche quelle riprese all’aeroporto di Kabul, preso d’assalto da centinaia di persone che hanno tentato una fuga disperata aggrappandosi in tutti i modi ad un aereo in partenza.

Probabilmente altri ancora tenteranno di fuggire nei prossimi giorni e in Europa si teme un'ondata di migranti. Purtroppo non tutti gli stati sono disposti ad accogliere gli afgani. L'Austria, ad esempio, è contraria e non aprirà le porte ai rifugiati. L'Albania, che in passato ha visto molti suoi abitanti emigrare verso gli altri paesi europei, si è da subito schierata a favore dei richiedenti asilo.



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