Ei fu
Il 5 Maggio 2021 si ricorda per la duecentesima volta la morte di uno dei più grandi politici e generali francesi: Napoleone Bonaparte
Nato ad Ajaccio il 15 Agosto del 1769, morto appunto il 5 Maggio del 1821, Napoleone Bonaparte viene ricordato ancora oggi per le sue straordinarie vittorie. Grazie al suo sistema di alleanze e alle vittorie ottenute contro le città europee riuscì a governare e conquistare quasi l’intera parte continentale dell’Europa ponendo persone di sua fiducia a capo di regni come Gioacchino Murat a Napoli e Giuseppe Bonaparte in Spagna. In pratica viene considerato il precursore dell’idea moderna di Europa: non fu solo fautore di guerre, ma anche di innovazioni che dalla Francia si diffusero in tutta Europa. Ad esempio il diritto civile snello e comprensibile a tutti fu una novità che Napoleone portò in tutta Europa.
L’inizio della fine del suo dominio avvenne, però, quando provò a scontrarsi con i russi. Il suo scopo era di annettere al suo regno anche la Russia, ma la campagna si rivelò un fallimento. Un secolo dopo, un altro comandante, il fuhrer Adolf Hitler, per la stessa folle idea andrà incontro ad un'altra epica sconfitta che ne segnò il declino.
Napoleone, però, era indomito e si risollevò anche dopo l’esilio all’Isola d’Elba ritornando per il famoso “regno dei cento giorni” che andrà incontro ad una ulteriore e definitiva sconfitta nella battaglia di Waterloo, sinonimo di sconfitta “completa”.
Agli occhi degli uomini di ogni tempo Napoleone Bonaparte è simbolo di grandezza ed invincibilità: molti storici lo definiscono l’incomparabile maestro dell’arte della guerra, “il grande tra i grandi”. La sua morte non passò inosservata neanche per lo scrittore Alessandro Manzoni che decise di dedicargli un’ode, Il cinque maggio, nella quale il poeta, che nel periodo di maggior splendore non esaltò Napoleone, come gli avrebbe fatto comodo, non lo denigra nemmeno dopo la sua scomparsa nella poesia a lui dedicata ma si chiede: ”Fu vera gloria? Ai posteri L’ardua sentenza”. Questa parole ben spiegano che non importa cosa tu abbia fatto nella tua vita, ma sarai una persona gloriosa solamente in base a come verrai ricordato dopo la tua morte. Sono poche, infatti, le persone che ancora oggi ricordiamo e che definiamo gloriose come Cristoforo Colombo, Giuseppe Garibaldi, Napoleone Bonaparte.
Ei fu…..
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