27 anni fa moriva il "comico dei sentimenti"
Il 4 giugno 1994, poche ore dopo le ultime riprese de "Il postino", ci lasciava nel sonno Massimo Troisi
Il 4 giugno si ricorda l'anniversario della morte di Massimo Troisi che ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del cinema e dello spettacolo. Nato a San Giorgio a Cremano, un comune in provincia di Napoli, e cresciuto in una famiglia allargata composta da 5 fratelli, i genitori, due nonni e cinque nipoti, Massimo ha reso las sua vita un vero capolavoro facendo diventare il suo uno dei cognomi più conosciuti e amati della comicità italiana e arrivando a essere considerato un degno discendente del grande Totò ed erede di Edoardo di Filippo. La genuinità e la spontaneità, frutto del suo genio, sono delle qualità alquanto rare da trovare all'interno di una persona specialmente se essa appartiene al mondo dello spettacolo che si basa pienamente sulla finzione; proprio per questo Massimo Troisi rimarrà nella storia come colui che cambiò le regole mostrando al mondo un vero volto, il suo volto.
Tutto ebbe inizio con un gruppo di amici, "I Saraceni" divenuti in seguito "La Smorfia", che conquistarono subito l'approvazione del pubblico. Nel 1981 Massimo Troisi debuttò con il suo primo film "Ricomincio da tre" che decretò ufficialmente il suo successo. In seguito partecipò a dodici film e ne diresse quattro. Si spense nel 1994 dopo la fine delle riprese de "Il postino", il suo ultimo film; malato di cuore fin da bambino morì per un attacco cardiaco.
Il vuoto che Massimo Troisi ha lasciato è incolmabile sia per il cinema che per i suoi spettatori a cui ha sempre suscitato una risata. Proprio in suo onore quest'anno è stata fatta una mostra nel suo paese d'origine. Inoltre l'amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Zinno e l'assessore alla cultura Pietro De Martino hanno raggiunto un accordo per sostenere un progetto sviluppato dall'Osservatorio cinematografico del Vesuvio, che ha prodotto un insolito cortometraggio dedicato a Massimo Troisi.
Qui vi lascio il suo celebre e geniale monologo che si basa su un'immaginaria ma fantastica conversazione con Dio.
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